Giuseppe Bonghi

Progetto Giacomo Leopardi

Numero accessi dal 16-3-2001:

- Biografia - a cura di Giuseppe Bonghi
- Il pensiero di Giacomo Leopardi 
      a cura del prof. Giovanni Ipavec

- Introduzione generale a cura di Luigi Tripodaro
- Saggio, il contributo di uno studente: Monetti
- Notizie (Introduzioni) sui Canti
- Introduzione ai Pensieri
- Introduzione ai Paralipomeni
- Introduzione al Discorso sopra lo stato...
- Introduzione alle Operette morali
- Introduzioni varie

  -   Canti
  -   Frammenti
  -   Operette morali
  -   Pensieri  
  -   Paralipomeni
  -   Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica
  -   Diario del primo amore
  -   Ricordi d'infanzia
  -   Discorso sopra  lo stato presente dei costumi degli italiani

Introduzioni ai Canti
Work in progress

XI IL PASSERO SOLITARIO XII L'INFINITO
XIV ALLA LUNA XVIII ALLA SUA DONNA
XXI    A SILVIA XXII LE RICORDANZE
XXIII CANTO NOTTURNO XXIV  LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA
XXV  IL SABATO DEL VILLAGGIO XXIX ASPASIA
XXXIII IL TRAMONTO DELLA LUNA XXXIV LA GINESTRA

Lettera con cui Antonio Ranieri annuncia a Fanny Targioni Tozzetti (Aspasia) la morte di Leopardi

"Il grandissimo e incontrastabile beneficio della rinata civiltà e del risorgimento de’ lumi si è di averci liberato da quello stato egualmente lontano dalla coltura e dalla natura proprio de’ tempi bassi, cioè di tempi corrottissimi; da quello stato che non era né civile né naturale, cioè propriamente e semplicemente barbaro, da quella ignoranza molto peggiore e più dannosa di quella de’ fanciulli e degli uomini primitivi, dalla superstizione, dalla viltà e codardia crudele e sanguinaria, dall’inerzia e timidità ambiziosa, intrigante e oppressiva, dalla tirannide all’orientale, inquieta e micidiale, dall’abuso eccessivo del duello, dalla feudalità del Baronaggio e dal vassallaggio, dal celibato volontario o forzoso, ecclesiastico o secolare, dalla mancanza d’ogn’industria e deperimento e languore dell’agricoltura, dalla spopolazione, povertà, fame, peste che seguivano ad ogni tratto da tali cagioni, dagli odii ereditarii e di famiglia, dalle guerre continue e mortali e devastazioni e incendi di città e di campagna tra Re e Baroni, Baroni e vassalli, città e città, fazioni e fazioni, famiglie e famiglie, dallo spirito non d’eroismo ma di cavalleria e d’assassineria, dalla ferocia non mai usata per la patria né per la nazione, dalla total mancanza di nome e di amor nazionale patrio, e di nazioni, dai disordini orribili nel governo, anzi dal niun governo, niuna legge, niuna forma costante di repubblica e amministrazione, incertezza della giustizia, de’ diritti, delle leggi, degl’instituti e regolamenti, tutto in potestà e a discrezione e piacere della forza, e questa per lo più posseduta e usata senza coraggio, e il coraggio non mai per la patria e i pericoli non mai incontrati per lei, né per gloria, ma per danari, per vendetta, per odio, per basse ambizioni e passioni, o per superstizioni e pregiudizi, i vizi non coperti d’alcun colore, le colpe non curanti di giustificazione alcuna, i costumi sfacciatamente infami anche ne’ più grandi e in quelli eziandio che facean professione di vita e carattere più santo, guerre di religione, intolleranza religiosa, inquisizione, veleni, supplizi orribili verso i rei veri o pretesi, o i nemici, niun diritto delle genti, tortura, prove del fuoco, e cose tali. Da questo stato ci ha liberati la civiltà moderna;"
  
dal "Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'Italiani"

      Per la correzione dei Canti un particolare ringraziamento al prof. Pierluigi Nuti nuti@cce.unifi.it dell'Università di Firenze per avermi segnalato alcuni errori. La segnalazione mi ha spinto a rivedere l'intero testo, che ora ritengo sia fondamentalmente corretto. La revisione è stata condotta sul testo: Giacomo Leopardi, Canti, Fabbri editori RCS, Milano 1997, che riproduce il testo a cura di L. Ginzburg, Bari, Laterza 1938.

      Biografia e introduzioni sono opera esclusiva del prof. Giuseppe Bonghi o di chi offre la sua collaborazione e concede la pubblicazione on line: nessun lavoro è mai stato pubblicato su carta. Tutti i diritti sono riservati agli autori.  Per l'utilizzo E LA RIPRODUZIONE  DI   QUALSIASI  TIPO a fini di lucro o di stampa  rivolgersi a prof. Giuseppe Bonghi: bonghi@mail.fausernet.novara.it .

fonti
Bibliografia essenziale consultata per la costruzione del Progetto Leopardi:

Giacomo Leopardi, Canti, a cura di Giuseppe e Domenico De Robertis, Oscar Studio Mondadori, Milano 1978
Giacomo Leopardi, Tutte le opere, con introduzione e a cura di Walter Binni, con la collaborazione di Enrico Ghidetti, Sansoni, Milano 1969
Giacomo Leopardi, canti (Canti, Argomenti e Abbozzi, Memorie, Puerili, Prose e poesie varie), a cura di Lucio Felici, paperbacks poeti 30, Newton Compton editori, Roma 1974, stampato da Grafica di Perugia
Giacomo Leopardi, Canti, Introduzione e note di Franco Brioschi, Rizzoli Milano 1949, R.C.S. Milano 1994, Fabbri Milano 1997
Giacomo Leopardi, Tutte le poesie e tutte le prose, A cura di Lucio Felici e Emanuele Trevi, I Mammut Grandi tascabili economici, Newton Compton, Roma 1997
Giacomo Leopardi, Zibaldone, Premessa di Emanuele Trevi, Indici filologici di di Marco Dondero, Indice tematico e analitico di Marco Dondero e Wanda Marra, I Mammut Grandi tascabili economici, Newton Compton, Roma 1997
Giacomo Leopardi, Pensieri, A cura di Marilena Salvarezza, Collana diretta da Angela Campana, La Biblioteca Ideale Tascabile, Milano 1995
Iris Dorigo, Leopardi, traduzione di Paola Ojetti, Rizzoli, Milano 1974

Revisione, Impaginazione, Edizione HTML: prof. Giuseppe Bonghi

Il Testo dei Canti è tratto da:
Giacomo Leopardi, Canti, a cura di Giuseppe e Domenico De Robertis, Oscar Studio Mondadori, Milano 1978
I Canti di Giacomo Leopardi, commentati da Alfredo Straccali, Terza edizione corretta e accresciuta da Oreste Antognoni, G.C. Sansoni editore, Firenze MCMX

Il Testo delle Operette Morali è tratto da:
Giacomo Leopardi, Tutte le opere, con introduzione e a cura di Walter Binni, con la collaborazione di Enrico Ghidetti, Sansoni, Milano 1969

Il Testo dei Pensieri è tratto da:
Giacomo Leopardi, Tutte le opere, con introduzione e a cura di Walter Binni, con la collaborazione di Enrico Ghidetti, Sansoni, Milano 1969

Il Testo dei Frammenti è tratto da:
Giacomo Leopardi, Canti, a cura di Giuseppe e Domenico De Robertis, Oscar Studio Mondadori, Milano 1978

Il Testo dei Paralipomeni è tratto da:
Giacomo Leopardi, Tutte le opere, con introduzione e a cura di Walter Binni, con la collaborazione di Enrico Ghidetti, Sansoni, Milano 1969


Biblioteca

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by prof. Giuseppe Bonghi
Email: Giuseppe.Bonghi@fausernet.novara.it
Ultimo aggiornamento: 16 marzo, 2001