Vittorio Alfieri

Vita scritta da esso

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Epoca prima   Introduzione I - II - III - IV - V
Epoca seconda      - II   -  III    -  IV  -  V
  VI - VII - VIII  -  IX   -  X
Epoca terza     -  II  -   III   -  IV   -  V
  VI - VII - VIII  -  IX   -  X
  XI - XII - XIII  - XIV - XV
Epoca quarta
parte prima
     -    II     -    III    -   IV     -   V
  VI   -  VII   -  VIII   -   IX    -   X
  XI   -  XII   -   XIII  -  XIV  -  XV
  XVI - XVII - XVIII - XIX
Epoca quarta
parte seconda
  proemietto - XX  -  XXI -
   XXII   - XXIII   - XXIV - XXV - XXVI
  XXVII - XXVIII - XXIX - XXX - XXXI
Appendici
varie
  Appendici all'Epoca terza
  Appendici all'Epoca quarta
  Lettera dell'Ab. di Caluso sulla morte di Alfieri
  TESTAMENTI di Vittorio Alfieri

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Indice generale

PARTE PRIMA

Introduzione

EPOCA PRIMA – PUERIZIA
ABBRACCIA NOVE ANNI DI VEGETAZIONE

I - Nascita e parenti
II - Reminiscenze dell'infanzia
III - Primi sintomi di un carattere appassionato
IV - Sviluppo dell'indole indicato da vari fattar
V - Ultima storietta puerile

EPOCA SECONDA - ADOLESCENZA,
ABBRACCIA OTTO ANNI D'INEDUCAZIONE

I - Partenza dalla casa materna, ed ingresso nell'Accademia di Torino, e descrizione di essa
II - Primi studi, pedanteschi, e mal fatti
III - A quali de' miei parenti in Torino venisse affidata la mia adolescenza
IV - Continuazione di quei non-studi
V - Varie insulse vicende, su lo stesso andamento del precedente
VI - Debolezza della mia complessione; infermità continue; ed incapacità d'ogni esercizio, e massimamente del ballo, e perché
VII - Morte dello zio paterno. Liberazione mia prima. Ingresso nel Primo Appartamento dell'Accademia
VIII  Ozio totale. Contrarietà incontrate, e fortemente sopportate
IX - Matrimonio della sorella. Reintegrazione del mio onore. Primo cavallo
X - Primo amoruccio. Primo viaggetto. Ingresso nelle truppe

EPOCA TERZA - GIOVINEZZA
ABBRACCIA CIRCA DIECI ANNI DI VIAGGI, E DISSOLUTEZZE

I - Primo viaggio. Milano, Firenze, Roma
II - Continuazione dei viaggi, liberatomi anche dell'aio
III - Proseguimento dei viaggi. Prima mia avarizia
IV - Fine del viaggio d'Italia; e mio primo arrivo a Parigi
V - Primo soggiorno in Parigi
VI - Viaggio in Inghilterra e in Olanda. Primo intoppo amoroso
VII - Ripatriato per un mezz'anno, mi do agli studi filosofici
VIII -  Secondo viaggio, per la Germania, la Danimarca e la Svezia
IX - Proseguimento di viaggi. Russia, Prussia di bel nuovo, Spa, Olanda e Inghilterra
X - Secondo fierissimo intoppo amoroso a Londra
XII - Disinganno orribile
XII - Ripreso il viaggio in Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, e ritorno in patria
XIII - Poco dopo essere rimpatriato, incappo nella terza rete amorosa. Primi tentativi di poesia
XIV - Malattia e ravvedimento
XV - Liberazione vera. Primo sonetto

EPOCA QUARTA - VIRILITÀ
ABBRACCIA TRENTA E PIÙ ANNI DI COMPOSIZIONI,
TRADUZIONI, E STUDI DIVERSI

I - Ideate, e stese in prosa francese le due prime tragedíe, il Filippo, e il Polinice. Intanto un diluvio di pessime rime
II - Rimessomi sotto il pedagogo a spiegare Orazio. Primo viaggio letterario in Toscana
III - Ostinazione negli studi più ingrati
IV - Secondo viaggio letterario in Toscana, macchiato di stolída pompa cavallina. Amicizia contratta col Gandellini. Lavori fatti o ideati in Siena
V - Degno amore mi allaccia finalmente per sempre
VI - Donazione intera di tutto il mio alla sorella. Seconda avarizia
VII - Caldi studi in Firenze
VIII - Accidente, per cui di nuovo rivedo Napoli, e Roma, dove mi fisso
IX - Studi ripresi ardentemente in Roma. Compimento delle quattordici prime tragedie
X - Recita dell'Antigone in Roma. Stampa delle prime quattro tragedie. Separazione dolorosissima. Viaggio per la Lombardia
XI - Seconda stampa di sei altre tragedie. Varie censure delle quattro stampate prima. Risposta alla lettera del Calsabigi
XII - Terzo viaggio in Inghilterra, unicamente per comperarvi cavalli
XIII - Breve soggiorno in Torino. Recita uditavi della Virginia
XIV - Viaggio in Alsazia. Rivedo la donna mia. Ideate tre nuove tragedie. Morte inaspettata dell'amico Gori in Siena
XV - Soggiorno in Pisa. Scrittovi il Panegirico a Traiano ed altre cose
XVI - Secondo viaggio in Alsazia, dove mi fisso. Ideativi, e stesi i due Bruti, e l'Abele. Studi caldamente ripigliati
XVII - Viaggio a Parigi. Ritorno in Alsazia, dopo aver fissato col Didot in Parigi la stampa di tutte le diciannove tragedie. Malattia fierissima in Alsazia, dove l'amico Caluso era venuto per passare l'estate con noi
XVIII - Soggiorno di tre e più anni in Parigi. Stampa di tutte le tragedie. Stampa nel tempo stesso di molte altre opere in Kehl
XIX - Principio dei tumulti di Francia, i quali sturbandomi in più maniere, di autore mi trasformano in ciarlatore. Opinione mia sulle cose presenti e future di questo regno

PARTE SECONDA
CONTINUAZIONE DELLA QUARTA EPOCA

Proemietto
XX - Finita interamente la prima mandata delle stampe, mi do a tradurre Virgilio e Terenzio; e con qual fine il facessi
XXI - Quarto viaggio in Inghilterra e in Olanda. Ritorno a Parigi dove ci fissiamo davvero, costrettivi dalle dure circostanze
XXII - Fuga di Parigi, donde per le Fiandre e tutta la Germania tornati in Italia ci fissiamo in Firenze
XXIII - A poco a poco mi vo rimettendo allo studio. Finisco le traduzioni. Ricomincio a scrivere qualche coserella di mio, trovo casa piacentissima in Firenze; e mi do al recitare
XXIV - La curiosità e la vergogna mi spingono a leggere Omero, ed i tragici greci nelle traduzioni letterali. Proseguimento tepido delle satire, ed altre cosarelle
XXV - Per qual ragione, in qual modo, e con quale scopo mi risolvessi finalmente a studiare da radice seriamente da me stesso la lingua greca
XXVI Frutto da non aspettarsi dallo studio serotino della lingua greca: io scrivo (spergiuro per l'ultima volta ad Apollo) l'Alceste seconda
XXVII - Misogallo finito. Rime chiuse colla Teleutodia. L'Abele ridotto; coá le due Alcesti, e l'Ammonimento. Distribuzione ebdomadaria di studi. Preparato così, e munito delle lapidi sepolcrali, aspetto l'invasion dei francesi, che segue nel marzo '99
XXVIII - Occupazioni in villa. Uscita dei francesi. Ritorno nostro in Firenze. Lettere del Colli. Dolore mio nell'udire la ristampa prepararsi in Parigi delle mie opere di Kehl, non mai pubblicate
XXIX - Seconda invasione. Insistenza noiosa dei general letterato. Pace tal quale, per cui mi scemano d'alquanto le angustie. Sei commedie ideate ad un parto
XXX - Stendo un anno dopo averle ideate la prosa delle sei commedie; ed un altr'anno dopo le verseggio; l'una e l'altra di queste due fatiche con gravissimo scapito della salute. Rivedo l'abate di Caluso in Firenze
XXXI - Intenzioni mie su tutta questa seconda mandata di opere inedite. Stanco, esaurito, pongo qui fine ad ogni nuova impresa; atto più a disfare, che a fare, spontaneamente esco dall'epoca quarta virile, ed in età di anni cinquantaquattro e mezzo mi do per vecchio, dopo ventotto anni di quasi continuo inventare, verseggiare, tradurre, e studiare - Invanito poi bambinescamente dell'avere quasi che spuntata la difficoltà del greco, invento l'ordine d'Omero, e me ne creo au|tocei%r cavaliero.

Appendici all'Epoca terza
Appendici all'Epoca quarta
Lettera dell'abate di Caluso sulla morte dell'Alfieri

Testamenti dell'Alfieri

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© 1999 - by prof. Giuseppe Bonghi
E-mail: Giuseppe Bonghi @fausernet.novara.it
Ultimo aggiornamento: 29 dicembre, 1999