Dante Alighieri

LA DIVINA COMMEDIA

PARADISO

Introduzione
a cura di Adele Garavaglia
Schema dei problemi
A cura di Giuseppe Bonghi

Indice generale

Canto tempo luogo personaggi varia

Schema generale
del Paradiso
(i riassunti dei canti sono tratti dall'edizione Petrocchi)
Canto 1 mercoledì 13 aprile, mezzogiorno Paradiso terrestre, fino al verso 75;
sfera del fuoco.
Beatrice, Dante Dante è attirato dallo spettacolo delle sfere celesti, mentre si diffonde una musica sublime e una luce di intensità inconcepibile sulla terra; intanto con Beatrice vola velocissima verso il Paradiso, libero da ogni impedimento e da ogni peccato.
Comincia la terza parte della Cantica, chiamata Paradiso, del chiarissimo poeta Dante Alighieri di Firenze. E di questa terza parte comincia il canto primo. Nel quale l'autore, poi che dimostrato ha sommariamente quello che in essa intende di trattare e fatta la sua invocazione se ne salisse nel primo cielo, e come ella gli solvesse un dubbio per lo suo veloce montare venutogli.
Canto 2 mercoledì 13 aprile Cielo I: Luna
Intelligenze motrici: Angeli
Beatrice, Dante Spiegazione dell'origine delle macchie lunari;
relazione tra grado di beatitudine e luminosità dei vari cieli.
Comincia il canto secondo del Paradiso. Nel quale l'autore, poi che a quegli che meno sofficienti sono alla presente considerazione ha detto che si rimangano, dimostra la cagione de' segni bui, li quali nel corpo della luna veggiamo.
Canto 3 mercoledì 13 aprile Cielo I: Luna
Intelligenze motrici: Angeli
Piccarda Donati, Costanza imperatrice Spiriti mancanti ai voti: immagini evanescenti, come apparissero da vetri tersi o da acque nitide.
La felicità celeste nasce dalla perfetta adeguazione al volere dello Spirito e all'ordine dell'universo voluto da Dio.
Piccarda svanisce cantando l'Ave Maria.
Comincia il canto terzo del Paradiso. Nel quale l'autore parla con madonna Piccarda; e ella gli solve un dubbio, mostrandogli ciascuna anima esser contenta nel luogo dove posta è in paradiso; e poi gli mostra Costanza imperadrice.
Canto 4 mercoledì 13 aprile Cielo I: Luna
Intelligenze motrici: Angeli
Beatrice, Dante Spiriti mancanti ai voti: immagini evanescenti, come apparissero da vetri tersi o da acque nitide.
Dottrina della volontà assoluta e della volontà relativa.
Comincia il canto quarto del Paradiso. Nel quale Beatrice solve il dubbio della doppia volontà e del tornar dell'anime alle stelle.
Canto 5 mercoledì 13 aprile Cielo I: Luna
Intelligenze motrici: Angeli

Cielo II
: Mercurio
Intelligenze motrici: Arcangeli
Beatrice, Dante, Giustiniano Spiriti mancanti ai voti: immagini evanescenti, come apparissero da vetri tersi o da acque nitide.
Spiriti attivi: splendori che si muovono come pesci in peschiera; cantano e danzano manifestando la loro gioia con aumento di fulgore.
Beatrice spiega la natura del voto.
Comincia il canto quinto del Paradiso. Nel quale Beatrice dichiara all'autore se per alcuna permutazione si può adempiere il voto fatto. E quindi, saliti nel secondo cielo, vede l'autore molti spiriti gloriosi, de' quali uno, offertoglisi, domanda chi el sia.
Canto 6 mercoledì 13 aprile Cielo II: Mercurio
Intelligenze motrici: Arcangeli
Giustiniano, Romeo di Villanova Spiriti attivi: splendori che si muovono come pesci in peschiera; cantano e danzano manifestando la loro gioia con aumento di fulgore.
Comincia il canto sesto del Paradiso. Nel quale Giustiniano imperadore se medesimo manifesta all'autore, mostrando appresso molte cose magnifiche fatte sotto il segno dell'aquila, e quanto falli chi quello senza giustizia s'appropri; e ultimamente dice quivi esser l'anima di Romeo.
Canto 7 mercoledì 13 aprile Cielo II: Mercurio
Intelligenze motrici: Arcangeli
Beatrice, Dante Spiriti attivi: splendori che si muovono come pesci in peschiera; cantano e danzano manifestando la loro gioia con aumento di fulgore.
Giustiniano svanisce cantando l'Osanna, Deus sabaòth.
Comincia il canto settimo del Paradiso. Nel quale Beatrice chiarisce all'autore come giusta vendetta fosse giustamente vengiata; e appresso perché a Dio, a rilevare l'umana generazione dalla colpa del primo padre, piacque più di dare se medesimo che altro modo; e ultimamente perché gli elementi sieno corruttibili.
Canto 8 mercoledì 13 aprile Cielo III: Venere
Intelligenze motrici: Principati
Carlo Martello Spiriti amanti: lumi che si muovono danzando e cantando Osanna con grandissima velocità, maggiore o minore a seconda di lor viste interne.
Comincia il canto ottavo del Paradiso. Nel quale l'autor mostra come salisser nel terzo cielo; e quivi parla con Carlo Martello, il quale gli dichiara come di dolce seme possa nascere amaro frutto.
Canto 9 mercoledì 13 aprile Cielo III: Venere
Intelligenze motrici: Principati
Carlo Martello, Cunizza da Romano, Folchetto di Marsiglia, Raab Spiriti amanti: lumi che si muovono danzando e cantando Osanna con grandissima velocità, maggiore o minore a seconda di lor viste interne.
Comincia il canto nono del Paradiso. Nel quale l'autor discrive come Madonna Cuniza alcune cose gli predice contra i lombardi, e appresso Folco contro a' pastori della Chiesa.
Canto 10 mercoledì 13 aprile Cielo IV: Sole
Intelligenze motrici: Potestà
Tommaso d'Aquino, Alberto Magno, Graziano, Pietro Lombardo, Salomone, Dionigi l'Areopagita, Paolo Orosio, Boezio, Isidoro di Siviglia, Beda, Riccardo di san Vittore, Sigieri di Brabante Spiriti sapienti: fulgori che, disposti in tre corone concentriche, danzano e cantano intorno a Beatrice e Dante
Comincia il canto decimo del Paradiso. Nel quale l'autor discrive come nel cielo del sole pervenissero, dove gli parla Tommaso d'Aquino, e nominagli più altri spiriti, li quali tutti furon gran letterati; e tra gli altri nomina Alberto di Cologna, Salomone e Boezio.
Canto 11 mercoledì 13 aprile Cielo IV: Sole
Intelligenze motrici: Potestà
Tommaso d'Aquino Spiriti sapienti: fulgori che, disposti in tre corone concentriche, danzano e cantano intorno a Beatrice e Dante
Tommaso parla di San Francesco
Comincia il canto decimoprimo del Paradiso. Nel quale Tommaso d'Aquino mirabilmente commentando onora San Francesco.
Canto 12 mercoledì 13 aprile Cielo IV: Sole
Intelligenze motrici: Potestà
Bonaventura da Bagnoregio, Illuminato da Rieti, Ugo di San Vittore, Pietro Mangiadore, Pietro Ispano, Natan, Giovanni Crisostomo, Anselmo d'Aosta, Elio Donato, Rabano Mauro, Gioacchino da Fiore. Spiriti sapienti: fulgori che, disposti in tre corone concentriche, danzano e cantano intorno a Beatrice e Dante -
polemica contro la discordia all'interno dell'ordine francescano.
Comincia il canto decimosecondo del Paradiso. Nel quale l'autore Bonaventura da Bagnorea mirabilmente parla di San Domenico, e nomina più altri beati spiriti, li quali quivi dice gloriarsi.
Canto 13 mercoledì 13 aprile Cielo IV: Sole
Intelligenze motrici: Potestà
Tommaso d'Aquino Spiriti sapienti: fulgori che, disposti in tre corone concentriche, danzano e cantano intorno a Beatrice e Dante.
Invito ad essere prudenti e polemica contro coloro che frettolosamente e superficialmente giudicano gli altri e i loro comportamenti.
Comincia il canto decimoterzo del Paradiso. Nel quale l'autore mostra come san Tommaso d'Aquino gli chiarisse quello che di Salamon detto avea: non surse il secondo.
Canto 14 mercoledì 13 aprile Cielo IV: Sole
Intelligenze motrici: Potestà

Cielo V: Marte
Intelligenze motrici: Virtù
Salomone Spiriti sapienti: fulgori che, disposti in tre corone concentriche, danzano e cantano intorno a Beatrice e Dante
Spiriti militanti: scorrono cantando come gemme luminose lungo i bracci di una croce su cui lampeggia la figura di Cristo.
Comincia il canto decimoquarto del Paradiso. Nel quale primieramente l'autore mostra come chiarito fosse come, dopo la universale resurrezione, i santi avranno quello medesimo splendore che al presente hanno, e forza visiva a riguardarlo; e appresso come, nel quinto cielo salito, vide in quello una croce, e in quella lampeggiar Cristo.
Canto 15 mercoledì 13 aprile Cielo V: Marte
Intelligenze motrici: Virtù
Cacciaguida Spiriti militanti: scorrono cantando come gemme luminose lungo i bracci di una croce su cui lampeggia la figura di Cristo.
Comincia il canto decimoquinto del Paradiso. Nel quale l'autore mostra come con festa ricevuto fosse da messer Cacciaguida, suo antico, e come da lui udisse certe cose degli antichi costumi fiorentini, e dove e a che tempo nascesse, e dove abitasse, e poi morisse.
Canto 16 mercoledì 13 aprile Cielo V: Marte
Intelligenze motrici: Virtù
Cacciaguida Spiriti militanti: scorrono cantando come gemme luminose lungo i bracci di una croce su cui lampeggia la figura di Cristo.
Comincia il canto decimosesto del Paradiso. Nel quale messer Cacciaguida mostra all'autore quali fossero le più notabili famiglie di Firenze al suo tempo.
Canto 17 mercoledì 13 aprile Cielo V: Marte
Intelligenze motrici: Virtù
Cacciaguida Spiriti militanti: scorrono cantando come gemme luminose lungo i bracci di una croce su cui lampeggia la figura di Cristo.
Comincia il canto decimosettimo del Paradiso. Nel quale messer Cacciaguida, domandato, predice all'autore il suo futuro esilio, e che per quello gli debba seguire; e confortalo a scrivere le cose vedute e udite, a cui elle si debbano parer gravi.
Canto 18 mercoledì 13 aprile Cielo V: Marte
Intelligenze motrici: Virtù

Cielo VI: Giove
Intelligenze motrici: Dominazioni
Cacciaguida, Giosuè, Giuda Maccabeo, Carlo Magno, Orlando, Guglielmo d'Orange, Rinoardo, Goffredo di Buglione, Roberto il Guiscardo. Spiriti militanti: scorrono cantando come gemme luminose lungo i bracci di una croce su cui lampeggia la figura di Cristo.
Spiriti giusti: cantano e volano disponendosi in modo da formare lettere che compongono la frase Diligite iustitiam qui iudicatis terram, di cui l'M finale prende figura d'aquila.
Apostrofi: 1) a Giove, 2) alla schiera dei beati, 3) a papa Giovanni XXII: aspra accusa contro la corruzione della Chiesa.
Comincia il canto decimottavo del Paradiso. Nel quale messer Cacciaguida nomina più famosi spiriti che in quello cielo son gloriosi. E appresso l'autore, mostrato come nel sesto cielo salito sia, discrive molti santi spiriti ne' loro movimenti fare diverse figure di lettere, e quelle finire in una M, e di quella farsi una aquila.
Canto 19 mercoledì 13 aprile Cielo VI: Giove
Intelligenze motrici: Dominazioni
Beatrice, Dante, l'Aquila Spiriti giusti: cantano e volano disponendosi in modo da formare lettere che compongono la frase Diligite iustitiam qui iudicatis terram, di cui l'M finale prende figura d'aquila.
Comincia il canto decimonono del Paradiso. Nel quale l'autor dalla sopradetta aquila essergli dichiarato quello che creder (si de') d'uno non battezzato, e che mai di Cristo alcuna cosa non udì ragionare, ma per ogni altra cosa è buono; e ultimamente quello che contro a più cristiani dicesse la predetta aquila.
Canto 20 mercoledì 13 aprile Cielo VI: Giove
Intelligenze motrici: Dominazioni
Beatrice, Dante, l'Aquila, David, Traiano, Ezechia, Costantino, Guglielmo II d'Altavilla, Rifeo. Spiriti giusti: cantano e volano disponendosi in modo da formare lettere che compongono la frase Diligite iustitiam qui iudicatis terram, di cui l'M finale prende figura d'aquila.
Comincia il canto vigesimo del Paradiso. Nel quale l'autor discrive come la detta aquila gli nominò alquanti degli spiriti che in essa erano gloriosi; e appresso gli mostrò come Traiano imperadore e Rifeo troiano, erano stati nominati, non moriron pagani come esso stimava.
Canto 21 mercoledì 13 aprile Cielo VII: Saturno
Intelligenze motrici: Troni
Beatrice, Dante, Pier Damiani Spiriti contemplativi: salgono e scendono lungo i gradini di una scala d'oro di cui non si scorge la fine.
Comincia il canto vigesimoprimo del Paradiso. Nel quale l'autor dimostra come, pervenuto nel settimo cielo, vide una scala altissima, per la quale salivano e scendevano molti spiriti; de' quali venne a lui Pietro Damiano, il quale, ad alcuna sua domanda avendo risposto, alcune cose dice contro a' pastori della Chiesa.
Canto 22 mercoledì 13 aprile Cielo VII: Saturno
Intelligenze motrici: Troni

Cielo VIII: Stelle Fisse
Intelligenze motrici: Cherubini
S. Benedetto, S. Macario, S. Romualdo degli Onesti Spiriti contemplativi: salgono e scendono lungo i gradini di una scala d'oro di cui non si scorge la fine.
Spiriti trionfanti: si presentano come migliaia di luci, illuminati da Gesù cristo, e cantano lodi alla Vergine.
Comincia il canto vigesimosecondo del Paradiso. Nel quale l'autore narra come parlò con san Benedetto, il quale più altri santi spiriti contemplativi gli nominò, e più cose gli disse in vitùpero de' presenti religiosi; e poi dietro a lui su per la scala se ne salì nell'ottavo cielo; e quindi vòlto in giù, discrive quali vedesse la terra e tutti gli altri cieli.
Canto 23 mercoledì 13 aprile Cielo VIII: Stelle Fisse
Intelligenze motrici: Cherubini
Cristo, Maria, s. Pietro Spiriti trionfanti: si presentano come migliaia di luci, illuminati da Gesù cristo, e cantano lodi alla Vergine.
canto: Regina celi
Comincia il canto vigesimoterzo del Paradiso. Nel quale l'autore discrive come la celeste milizia mirabil festa facesse dintorno alla Vergine Maria.
Canto 24 mercoledì 13 aprile Cielo VIII: Stelle Fisse
Intelligenze motrici: Cherubini
Beatrice, Dante, s. Pietro Spiriti trionfanti: si presentano come migliaia di luci, illuminati da Gesù cristo, e cantano lodi alla Vergine.
Professione di fede di Dante.
Comincia il canto vigesimoquarto del Paradiso. Nel quale l'autore, con San Pietro parlando,
mostra quello che è fede e quello ch'e' crede.
Canto 25 mercoledì 13 aprile Cielo VIII: Stelle Fisse
Intelligenze motrici: Cherubini
San Pietro, San Giacomo, San Giovanni Spiriti trionfanti: si presentano come migliaia di luci, illuminati da Gesù cristo, e cantano lodi alla Vergine.
Dottrina della speranza
Comincia il canto vigesimoquinto del Paradiso. Nel quale l'autore scrive come, da sa' Jacopo apostolo domandato, dice che cosa è speranza; e appresso come, essendo sopravenuto San Giovanni Evangelista, ode da lui non essere in cielo alcuno altro col proprio corpo che Cristo e la Madre.
Canto 26 mercoledì 13 aprile Cielo VIII: Stelle Fisse
Intelligenze motrici: Cherubini
S. Giovanni, Adamo, S. Pietro, S. Giacomo.
Adamo parla della creazione e del peccato originale
Spiriti trionfanti: si presentano come migliaia di luci, illuminati da Gesù cristo, e cantano lodi alla Vergine.
Comincia il canto vigesimosesto del Paradiso. Nel quale l'autore, a domanda di San Giovanni Evangelista, dice che cosa è carità; e appressocome, con Adam parlando, da lui ode quando creato fosse, quanto vivesse e dove.
Canto 27 mercoledì 13 aprile Cielo VIII: Stelle Fisse
Intelligenze motrici: Cherubini

Cielo IX: Primo Mobile o Cristallino
Intelligenze motrici: Serafini
S. Pietro, S. Giacomo, S. Giovanni, Adamo Spiriti trionfanti: si presentano come migliaia di luci, illuminati da Gesù cristo, e cantano lodi alla Vergine.
Spiegazione di come dal Primo Mobile ha origine il movimento e il tempo universale.
Comincia il canto vigesimosettimo del Paradiso. Nel quale l'autore primieramente racconta parole dette da San Piero contro alli moderni pastori; e appresso discrive come pervenisse nel nono cielo.
Canto 28 mercoledì 13 aprile Cielo IX: Primo Mobile o Cristallino
Intelligenze motrici: Serafini
Dante, Beatrice cori angelici: I nove ordini angelici si presentano sotto forma di cerchi di fuoco concentrici che ruotano con diversa velocità, a seconda della maggiore o minore intensità dell'amore per Dio, e diversa luminosità intorno ad un punto luminosissimo, in cui è rappresentato Dio.
Comincia il canto vigesimottavo del Paradiso. Nel quale l'autore discrive la gloriosa festa de' nove cori degli angeli.
Canto 29 mercoledì 13 aprile Cielo IX: Primo Mobile o Cristallino
Intelligenze motrici: Serafini
Beatrice, Dante cori angelici: I nove ordini angelici si presentano sotto forma di cerchi di fuoco concentrici che ruotano con diversa velocità, a seconda della maggiore o minore intensità dell'amore per Dio, e diversa luminosità intorno ad un punto luminosissimo, in cui è rappresentato Dio.
Comincia il canto vigesimonono del Paradiso. Nel quale Beatrice dimostra all'autore l'ordine della creazione delle cose; e appresso ragiona della natura angelica; e ultimamente parla contro alla vanità d'assai moderni predicatori.
Canto 30 mercoledì 13 aprile Cielo X: Empireo, rosa dei Beati Beatrice, Dante Rosa dei Beati: i beati si presentano in bianche vesti, disposti ad anfiteatro (i petali) intorno ad un immenso lago di luce della Grazia divina (il giallo interno)
Comincia il canto trigesimo del Paradiso. Nel quale l'autore scrive sé esser salito nel decimo cielo; dove prima in forma d'un fiume, poi in forma d'una rosa, vede la celeste corte, e in quella la sedia d'Arrigo imperadore; del quale e di Clemente papa Beatrice alcuna cosa gli predice.
Canto 31 mercoledì 13 aprile Cielo X: Empireo, rosa dei Beati, spiriti trionfanti Beatrice, Dante, S. Bernardo, Maria vergine Rosa dei Beati: i beati si presentano in bianche vesti, disposti ad anfiteatro (i petali) intorno ad un immenso lago di luce della Grazia divina (il giallo interno)
Comincia il canto trigesimoprimo del Paradiso. Nel quale l'autore dice come, in luogo di Beatrice, trovò san Bernardo, il quale gli mostrò lei sedere nel luogo a' suoi meriti sortito; ed egli le fece orazione; poi, dicendogliel san Bernardo, volse gli occhi alla letizia de' gloriosi.
Canto 32 mercoledì 13 aprile Cielo X: Empireo, rosa dei Beati, spiriti trionfanti Dante, San Bernardo, Maria Vergine, Rachele, Eva, Sara, Rebecca, Giuditta, s. Giovanni Battista, s. Francesco, s. Benedetto, s. Agostino, Adamo, s. Pietro, s. Giovanni Evangelista, Mosè, s. Anna, s. Lucia, i bambini morti in grazia di Dio. Il coro dei beati canta l'Ave Maria.
Comincia il canto trigesimosecondo del Paradiso. Nel quale l'autor narra come san Bernardo gli mostrasse la Vergine Maria e Eva e nominatamente più altri santi uomini e donne, e la letizia dell'agnolo Gabriello, e poi lui ad orare seco, per grazia impetrar disponesse.
Canto 33 mercoledì 13 aprile Cielo X: Empireo, rosa dei Beati, spiriti trionfanti Dante, s. Bernardo, Maria Vergine Preghiera di s. Bernardo alla Vergine, perché interceda per Dante presso Dio;
Dante penetra con lo sguardo nella luce di dio, finchè le forze dell'intelletto gli vengono meno.
L'anima di Dantesi placa nella perfetta beatitudine e si unisce all'armonia universale di Dio.
Comincia il canto trigesimoterzo del Paradiso. Nel quale discrive l'autore l'orazion fatta da san Bernardo, e come con lo sguardo penetrasse alla divina essenzia; e fa fine. Qui finisce la terza e ultima parte della Cantica, overo Comedia, di Dante Alighieri, chiamata Paradiso.

TRATTO da:
Dante Alighieri, La Divina Commedia
EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 12 Ottobre 1994 Alla edizione elettronica hanno contribuito: Vittorio Dell'Aiuto, Marco Calvo - Progetto MANUZIO: http://www.liberliber.it
REVISIONE - EDIZIONE HTML: Giuseppe Bonghi
Testi consultati:
Dante Alighieri, La Divina Commedia
a cura di S. Jacomuzzi, A. Dughera, G. Ioli, V. Jacomuzzi, S.E.I., Torino 1990
(Da questa edizione, che riproduce quella di G. Petrocchi, edizione fondamentale dell'opera dantesca, abbiamo tratto i riassunti dei canti presenti nel precedente schema)
Dante Alighieri, La Divina Commedia
a cura di Tommaso di Salvo, Zanichelli, Bologna 1985
Dante Alighieri, La Divina Commedia
a cura di Natalino Sapegno, 14 ristampa, La Nuova Italia editrice, Firenze1967
Dante Alighieri, La Divina Commedia
a cura di Giovanni Bosco e Giovanni Reggio, Le Monnier, Firenze 1988


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© 1997 - by prof. Giuseppe Bonghi
E-mail: Giuseppe.Bonghi@fausernet.novara.it
ultimo aggiornamento: 28 dicembre 1999