Luigi Tripodaro
Giuseppe Bonghi

Appunti di Storia della Letteratura italiana

linecol.gif (2432 byte)

Teatro borghese e verista

         Al primo tipo di teatro, caratterizzato da temi borghesi e da toni antieroici e dimessi, oltre che dalla novità del dramma a tesi (che intende dimostrare e affermare un dato contenuto morale, legato ad un certo modo di pensare, che è quello delle classi medie del tempo) appartengono autori che portarono sulle scene gli ambienti quotidiani, i problemi e le difficoltà della borghesia e degli impiegati, sottolineando le miserie di questo ambiente, ma anche i valori e la forza morale.
         Fra i più importanti scrittori di questa corrente notiamo Paolo Ferrari, modenese (Il duello, Il suicidio, Cause ed effetti, commedie storiche (come Goldoni e le sue sedici commedie, Parini e la satira), e Vittorio Bersezio, piemontese, che nelle Miserie d' Monsù Travet in dialetto portò sulle scene il mondo, spesso misero e soffocante, degli impiegati, su cui si afferma l'intima onestà e sanità morale del protagonista.
         Gli autori più importanti del teatro propriamente verista sono G. Verga, L. Capuana (Lu paraninfu, Malia, Cumparaticu), Di Giacomo (Assunta Spina, A S. Franciscu), Nino Martoglio (S. Giovanni decollato, L’aria del continente, L’arte di Giufà) e A. Testori (Il cardinale Lambertenghi).
         Colui che visse più fedelmente l'esperienza verista fu M. Praga (Vergini, La moglie ideale), mentre tra verismo e romanzo borghese si colloca il commediografo Giuseppe Giacosa (Tristi amori, Come le foglie). A parte va considerato il veneto Giacinto Gallina (La famegia del Santolo, I oci del cor, Zente refada).

linecol.gif (2432 byte)


Biblioteca
indice generale degli appunti
indice generale
appunti di letteratura

Fausernet

© 2000 - by prof. Giuseppe Bonghi
E-mail: Giuseppe Bonghi@fausernet.novara.it
Ultimo aggiornamento: 16 luglio, 2000