Luigi Tripodaro
Giuseppe Bonghi

Appunti di Storia della Letteratura italiana

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Scrittori veristi minori

         Per quanto riguarda la narrativa, oltre all'ambiente siciliano caratterizzato in primo luogo dall'arte e dall'interpretazione del Verga, sono importanti Napoli, di cui si descrivono gli ambienti inediti ed i problemi umani e sociali e la Toscana. Il mondo napoletano è descritto da Matilde Serao (Telefoni dello stato, Il ventre di Napoli) e da Salvatore Di Giacomo.
         La Serao, giornalista sensibile e intelligente più che vera scrittrice, come è stata definita da qualche critico, dotata di una grande facilità nell'improvvisare e di una certa penetrazione nell'osservare i fatti, non aderì a nessuna vera scuola poetica né ha elaborato un personale nucleo di idee artistiche al quale attenersi, seguendo piuttosto gli impulsi del suo temperamento e in qualche modo anche il mutevole gusto dei suoi lettori.
         La Toscana fa invece da sfondo alle opere di Mario Pratesi (L'eredità, Il mondo di Dolcetta, la raccolta di novelle In provincia) e di Renato Fucini (Le veglie dei Neri, All'aria aperta), caratterizzate da immediatezza e umanità. Bisogna ricordare anche che all'esperienza del Verismo si ispirarono, pur appartenendo ad un mondo e ad una spiritualità diversa, ossia al Decadentismo, scrittori come D'Annunzio, Pirandello e Svevo, che in effetti fanno parte della letteratura del Novecento.
         Un posto a parte tra Verismo e Decadentismo occupano Grazia Deledda e, per molti versi, Salvatore di Giacomo.

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© 2000 - by prof. Giuseppe Bonghi
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Ultimo aggiornamento: 16 luglio, 2000