Luigi Tripodaro
Giuseppe Bonghi

Appunti di Storia della Letteratura italiana

linecol.gif (2432 byte)

Il decadimento della poesia romantica: Prati e Aleardi

         Dopo il 1848 si assiste in Italia ad un notevole impoverimento degli ideali e delle forme romantiche. L’esito negativo della prima guerra d'Indipendenza, mostrando come irrealizzabili le speranze dei patrioti e determinando in generale un clima di stanchezza e di sfiducia, contribuisce ad accelerare il processo di impoverimento del Romanticismo stesso, che si svuota dei suoi elementi fondamentali, come lo studio e l'affermazione di sentimenti eroici, la ricerca del vero, lo studio della storia come riscoperta delle conquiste spirituali e delle azioni degli uomini. A questi temi, tipici dei grandi poeti romantici, vengono sostituiti, nel periodo che viene definito Secondo Romanticismo e che il De Sanctis e il Carducci denominarono "arcadia romantica", i motivi che si ricollegano a stati d'animo malinconici ed a situazioni melodrammatiche.
         Al sentimento, che è la fonte principale della poesia romantica, si sostituisce il sentimentalismo, come all'atteggiamento eroico ed alla lotta contro il destino, si contrappone la tendenza all'evasione ed alla rinuncia. Inoltre, al pessimismo romantico, che nei maggiori poeti appare ricco di dignità e umanità, si sostituisce un vago sentimentalismo ed, in vari autori, un certo compiacimento per i toni lacrimosi. Questa sensibilità è determinata anche dall'influsso che in questo periodo esercitano sulla nostra letteratura poeti come Lamartine, De Musset, Chateaubriand; mentre però in Francia la letteratura si evolve rapidamente verso soluzioni più moderne, in Italia si insiste su temi vagamente romantici. Si ritiene, infatti, che il compito della poesia sia quello di studiare i sentimenti e consolare gli uomini sconfitti nell’impari lotta con il fato.
         Fra i numerosi poeti di questo periodo i più significativi sono G. Prati e A. Aleardi. Nel primo si avverte un fervido patriottismo, l’inclinazione alla fantasticheria ed al sogno, la predilezione per creature aristocratiche e sensibili, una ricca fantasia ed una notevole eleganza. Il suo patriottismo si espresse in varie raccolte di liriche (Canti per il popolo e Canti politici). Sono significativi i poemetti Armando, Satana e le Grazie, Rodolfo e le raccolte Psiche (1876) e Iside (1878). Il suo componimento più noto è la novella in versi Edmenegarda, che si ispira ad una vicenda reale. In essa appare il tema della passione, intesa come qualcosa di fatale e prevalgono i toni languidi e sentimentali. Per i temi che svolse e per il suo linguaggio, il Prati divenne, oltre che l'interprete della sensibilità del suo tempo, il simbolo del poeta che si allontana dalla vita e si dedica ad una poesia povera sul piano formativo.
         Aleardo Aleardi, patriota e critico oltre che poeta, appare ancora più legato alla sensibilità del Secondo Romanticismo, per il modo convenzionale con cui svolse i temi dell'amore, della patria, dell'infinito e della storia. Si notano nella sua opera i toni patetici, il gusto delle rievocazioni storiche, una fantasia esuberante. Le sue opere principali sono: Il monte Circello, Le antiche città italiane marinare e commercianti, l’idillio Raffaello e la fornarina, varie poesie patriottiche (Le tre fanciulle, I tre fiumi). La sua opera appare dominata dal sentimentalismo e presenta scarsa profondità; appare anche caratterizzata da spunti di estetismo e da un certo virtuosismo verbale, che anticipano in qualche modo l'arte del Decadentismo. Alla poesia dell'Aleardi si ricollegano in particolare alcuni aspetti dell'opera del Fogazzaro e del D'Annunzio.

linecol.gif (2432 byte)


Biblioteca
indice generale degli appunti
indice generale
appunti di letteratura

Fausernet

© 2000 - by prof. Giuseppe Bonghi
E-mail: Giuseppe Bonghi@fausernet.novara.it
Ultimo aggiornamento: 15 luglio, 2000