Luigi Tripodaro
Giuseppe Bonghi
Appunti di Storia della Letteratura italiana
Letteratura dell'età risorgimentale
Le
idee romantiche si diffusero in Italia con una certa difficoltà, poichè in genere si
scontrarono con la tradizione classica tipica della nostra letteratura. Il rappresentante
ufficiale del Romanticismo italiano fu Giovanni Berchet, autore della Lettera semiseria,
che ne è il manifesto. Un ruolo di notevole importanza nella diffusione di questo
movimento svolse, nella sua breve attività (settembre 1818 ottobre 1819) il Conciliatore,
i cui autori (Pellico, Di Breme, Borsieri, Visconti) lottarono per lo svecchiamento della
cultura e per l'affermazione di valori spirituali e patriottici.
In realtà, i romantici italiani
cercavano soprattutto di rinnovare la letteratura, liberandola dal tradizionalismo e
facendo in modo che essa contribuisse a risvegliare negli italiani il sentimento
nazionale. Essi furono quasi tutti patrioti e affidarono alla letteratura i loro ideali,
determinando una fioritura notevole di opere nuove per lo spirito e per il contenuto. A
ciò si aggiunge, in questo periodo, la presenza in Italia di generi letterari nuovi, per
lo più creati dal Romanticismo, fra cui il romanzo.
Nella prosa distinguiamo, pertanto, oltre
al romanzo storico, le memorie autobiografiche, gli scritti politici, la storiografia;
nella poesia, che risulta arricchita da forme come la romanza, la novella in versi, la
ballata, i generi principali sono la lirica patetico sentimentale, la lirica
patriottica, il teatro. In questi anni acquista notevole importanza la poesia dialettale.
Un posto a parte occupa, per la complessità e originalità di interessi, il letterato e
scrittore Niccolò Tommaseo.
Il romanzo storico, di ispirazione
prevalentemente patriottica, è ambientato in epoche considerate importanti per gli
italiani, le quali però spesso vengono idealizzate o acquistano sfumature diverse in
relazione alla sensibilità ed agli ideali degli autori. In questo genere letterario
l'esempio più illustre è il capolavoro del Manzoni. Si avverte negli scrittori più
importanti lo studio degli ambienti inediti, la creazione di personaggi veri, e umani ed
un notevole impegno morale. Ciò vediamo in Tommaso Grossi (a cui appartengono il poema
eroico in quindici canti I lombardi alla prima crociata ed il romanzo Marco
Visconti, ambientato nel Medioevo, dove è evidente l'influsso manzoniano), in Massimo
d'Azeglio (Ettore Fieramosca, Niccolò Dei Lapi), in F. D. Guerrazzi (La
battaglia di Benevento, Lassedio di Firenze). È significativo il ruolo
del romanzo di Ippolito Nievo, Le confessioni di un italiano, che presenta
la regione inedita del Friuli, il piccolo mondo feudale e contiene una rassegna dei fatti
principali della storia italiana dell'Ottocento, da Napoleone all'impresa dei Mille di
Garibaldi.
Il romanzo autobiografico è un tipico
frutto della sensibilità romantica, in quanto è basato sul ricordo e sulla rievocazione
intensa e commossa dei fatti più importanti della vita dell'autore. Più ancora è di
tipo romantico lo scopo che esso si propone, che è l'affermazione dell'originalità e
dell'individualità del protagonista. Gli esempi più importanti di questo genere
letterario sono le opere di Silvio Pellico (Le mie prigioni), Luigi Settembrini (Le
ricordanze della mia vita), Massimo d'Azeglio (I miei ricordi). Un posto
a parte occupa, come esempio della letteratura fiorita intorno alle vicende garibaldine,
il romanzo Da Quarto al Volturno, di G. C. Abba. In questa corrente l'opera più
notevole è certamente il romanzo autobiografico di S. Pellico, che a novità di ordine
letterario (descrizione commossa di ambienti nuovi, come il carcere, con personaggi
altrettanto inediti, visti nella loro umanità) unisce un ricco contenuto morale,
rappresentato dalla vicenda interiore del protagonista che, attraverso il dolore, si
avvicina a Dio. Lopera influì in modo determinante anche sul Risorgimento italiano.
Nella letteratura politica, che svolse un
ruolo di primo piano in questo periodo, diffondendo gli orientamenti di pensiero a cui si
ispirarono le lotte del Risorgimento, è importante lattività di Giuseppe Mazzini (Dell'amor
patrio di Dante), che sostenne la funzione educativa, civile e religiosa dell'arte e
promosse lelevazione spirituale del popolo. Altri autori notevoli sono V. Gioberti (Il
primato morale e civile degli Italiani), Carlo Pisacane (autore di saggi
storici e politici), Carlo Cattaneo, teorico del federalismo repubblicano, autore di opere
di grande rigore scientifico, come le Notizie naturali e civili sulla Lombardia
e direttore, dal 39 al 45, della rivista Il Politecnico.
La storiografia tratta con procedimenti e
sussidi scientifici argomenti di interesse nazionale ed è spesso contrassegnata da
finalità ed ideali patriottici. In essa si individuano due tendenze: quella neoguelfa o
cattolico liberale e quella neoghibellina. Alla prima, ispirata dal Gioberti,
appartengono, oltre al Manzoni con i suoi scritti storici, Carlo Troya (Storia d'Italia
nel Medioevo), Luigi Tosti (Storia della lega lombarda), Cesare Balbo (Le
speranze d'Italia, Vita di Dante), Gino Capponi (Storia della repubblica di
Firenze). Alla corrente neoghibellina, che risente di eccessive tendenze polemiche e
spesso anche di scarsa scientificità, appartengono G. La Farina (Storia d'Italia
narrata al popolo italiano, Storia d'Italia dal 1815 al 1850) e Carlo Pisacane.
Nel teatro il Romanticismo portò un
profondo rinnovamento con la lotta contro le tre unità aristoteliche. In generale, esso
sviluppò lo studio delle passioni e dei grandi sentimenti, attraverso personaggi
complessi ed eroici; tuttavia (a parte l'Adelchi del Manzoni) non offrì opere
importanti. Appartengono al teatro romantico il Foscolo (Tieste, Aiace, Ricciarda),
il Manzoni (Il conte di Carmagnola, l'Adelchi), Silvio Pellico (Francesca
da Rimini, Eufemio da Messina, Ester d'Engaddi), G. B. Niccolini (Arnaldo
da Brescia, Giovanni da Procida).
La lirica patetico sentimentale
porta alle estreme conseguenze un aspetto importante del Romanticismo, ossia l'espressione
e l'analisi di sentimenti, di stati d'animo particolarmente complessi, in genere
attribuiti a figure elevate o eccezionali che appartengono spesso ad un mondo trasfigurato
ed idealizzato dall'autore. Il tono generale di questa poesia è piuttosto malinconico e
si adegua alle situazioni, che appaiono per lo più drammatiche e dolorose. Sullo sfondo
sostanzialmente uniforme di questo genere della poesia romantica si notano tuttavia alcune
eccezioni, rappresentate da autori che, oltre a dimostrare una certa originalità,
risultano significativi per il valore poetico delle loro opere. Tra questi ricordiamo
Luigi Carrer, autore di ballate come La sposa dell'Adriatico, Ierolimina, Il
cavallo d'Estremadura, dove si nota musicalità e vivacità di stile ed una certa
profondità nello studio psicologico dei personaggi. Sono anche significativi autori come
Bartolomeo Sestini (Pia Dei Tolomei), Tommaso Grossi (La fuggitiva, Ildegonda)
e Niccolò Tommaseo che in Una serva sviluppò il tema del contrasto tra l'amore e
la religiosità. Questa novella in versi è la più importante espressione di questo
genere letterario.
La lirica patriottica rappresenta il
genere poetico più significativo di questo periodo per l'autenticità di ispirazione e
per l'attualità e vivacità dei temi. Predomina in essa l'impegno civile e pratico;
questa poesia nasce infatti nel clima del Risorgimento, di cui essa accoglie le istanze
fondamentali e descrive i principali momenti. I maggiori poeti di questa corrente furono
patrioti e crearono le loro opere con lo stesso impegno con cui lottarono per la
realizzazione dei loro ideali politici. Fra questi, il più importante fu G. Berchet, che
del Romanticismo interpretò gli aspetti più costruttivi sul piano morale. Cosi come
accolse infatti, nella Lettera semiseria la esigenza di rinnovamento e spontaneità
nella letteratura affermò i valori della dignità umana e della libertà e li espresse in
opere come I profughi di Parga, Le romanze, Le fantasie. Le
caratteristiche principali della sua poesia sono lenergia del messaggio e il vigore
e l'immediatezza del linguaggio.
Fra gli altri poeti di questa corrente
sono da ricordare, oltre a Gabriele Rossetti, Goffredo Mameli (Fratelli d'Italia),
Luigi Mercantini (La spigolatrice di Sapri, Linno di Garibaldi),
Arnaldo Fusinato (L'ultima ora di Venezia).
La poesia dialettale acquista un certo
rilievo in questi anni. Essa è testimoniata in vari ambienti ed è caratterizzata da una
eccezionale varietà e vivacità di temi e di contenuti. Una sua caratteristica tipica è
il realismo, che si nota nella scelta dei temi e nella descrizione degli ambienti. Sono
importanti anche l'equilibrio e la saggezza che caratterizzano il modo come sono osservati
e descritti i problemi e i fatti importanti sul piano umano e morale.
Nell'ambiente milanese il principale
esponente di questo genere poetico è Carlo Porta, che affrontò nella sua poesia anche
argomenti letterari (El Romanticismo), ma si dedicò principalmente allo studio
della realtà sociale, rappresentata dai rapporti, spesso caratterizzati dall'arbitrio e
dall'ingiustizia, tra le varie classi (nobiltà, clero, popolo), riservando la sua
simpatia agli ambienti ed ai personaggi umili. Se da una parte, infatti, è notevole nella
sua opera la satira contro l'alterigia dei nobili e delle loro prepotenze, dall'altra le
sue pagine migliori sono quelle che descrivono la miseria e le persecuzioni di cui sono
oggetto i poveri ed i diseredati. Dalla sua opera traspare un mondo molto vario e ricco di
umanità e risulta una descrizione viva e poetica degli ambienti popolari e per lo più
inediti. Fra le sue poesie sono notevoli Fraa Zenever, Fraa Diodatt, On
miracol, El viagg de fraa Condutt, Meneghin, biroeu di ex monegh
(dove prevale la satira antiecclesiastica), La preghiera, La nomina del
cappellan (che sono delle satire nei confronti della nobiltà) e infine sono da
ricordare i componimenti più ricchi di pietà e di umanità, fra cui spiccano per la loro
immediatezza La Ninetta del Verzee, il Lament del Marchion de gamb avert, le
Desgrazi di Giovannin Bongee.
La Roma di papa Gregorio XVI fa da sfondo
ai circa 2000 sonetti in dialetto romanesco composti da G. G. Belli tra il 1827 ed il
1849. In essi l'autore descrive la prepotenza e l'ipocrisia dei ceti privilegiati, ma
anche le caratteristiche più vive e concrete del popolo, usando un tono a volte
disincantato, a volte ironico e realistico. La parte migliore della poesia del Belli
consiste in quelle pagine che descrivono la sofferenza e la miseria degli umili (La
Famija poverella, La povera moje, La bona famija) e da quelle
contrassegnate da saggezza e malinconia. L'impegno morale e politico si scorge, accanto
alla ricerca del concreto, nella poesia satirica e burlesca di G. Giusti, autore, oltre
che di vari scritti in prosa, di una raccolta di poesie, gli Scherzi. I pregi
principali di questo autore sono la vivacità e ricchezza nella scelta dei temi e
l'incisività e arguzia dello stile. Alcune delle sue poesie sono rimaste famose per la
grazia e la briosa vitalità. Fra queste sono da ricordare Il brindisi di Girella, La
chiocciola, Il re travicello, nelle quali il tema morale o politico rimangono
appena accennati e vengono subito sommersi dalla fantasia e dalla grazia. Lopera
più importante del Giusti è Sant'Ambrogio, dove l'ironia e la satira si fondono
con una nota di commozione e di umanità.
Ricco di interessi fu Nìccolò Tommaseo,
le cui opere più importanti sono il romanzo Tede e bellezza (1840), i Canti
popolari corsi, toscani, greci, illirici (1841), il monumentale Dizionario della
lingua italiana (1856 segg.). Questo autore ebbe una personalità tormentata e
irrequieta, da cui deriva la complessità che caratterizza le sue composizioni, dove ai
motivi romantici si unisce lo studio di temi psicologici, nonché una visione tormentata
della realtà. Con la sua spiritualità egli anticipa alcuni aspetti del Pascoli e del
D'Annunzio. Le pagine migliori nella sua produzione, che ebbe un'importanza notevole nella
prima metà dell'Ottocento, sono rappresentate dalla traduzione dei canti popolari,
particolarmente apprezzata dai critici.
© 2000 - by prof. Giuseppe Bonghi
E-mail: Giuseppe Bonghi@fausernet.novara.it
Ultimo aggiornamento: 15 luglio, 2000