Luigi Tripodaro
Appunti di Storia della Letteratura italiana
Ugo Foscolo
Ebbe
una cultura molto ampia ed un temperamento impetuoso. I suoi veri maestri furono i grandi
poeti classici, i principali autori italiani ed in particolare il Vico, l'Alfieri, il
Parini. Dal Vico, come osserviamo nei Sepolcri, prese il culto della storia, la
fiducia nell'evoluzione spirituale dell'uomo. Dall'Alfieri apprese il disprezzo per il
compromesso, lansia di grandi cose, lesigenza di affermare la propria
indipendenza e dignità. Linflusso alfieriano si nota soprattutto nella tragedia Tieste
e nel romanzo. Ultime lettere di Jacopo Ortis. Mentre però l'Alfieri traduceva la
sua ansia di grandezza in un disprezzo aristocratico nei confronti del suo tempo e quindi
in un egoistico isolamento, il Foscolo preferì l'azione e lottò sempre per
l'affermazione dei suoi ideali umani e civili. Dal Parini ereditò l'intima coerenza e
quella fermezza che lo spinse ad accettare l'esilio, pur di non rinunciare alla propria
libertà.
Dalla filosofia materialistica del
Settecento è influenzata la sua concezione della vita umana, vista come una delle
infinite componenti dell'universo, quindi allo stesso modo delle altre partecipe della
legge di trasformazione e di morte che coinvolge tutti gli elementi del creato; questa
visione che annulla l'uomo e che nasce dall'esame freddo della ragione, non viene però
accettata dal Foscolo, che insorge in nome della dignità dell'individuo.
In ciò si nota la sua natura di poeta
romantico, in quanto, fin dalle prime fasi della sua vicenda, egli mostra il suo intento
di sottolineare le esigenze dello spirito ed i valori che lo nobilitano. Mentre la ragione
riduce al nulla l'uomo e le sue cose, il Foscolo ne afferma l'importanza. Dal contrasto
tra individuo e realtà, tra ragione e sentimento, scaturisce il pessimismo, testimoniato,
nella sua fase più acuta, dall'Ortis, che riassume la giovinezza stessa
dell'autore. L'opera, pur sottolineando gli aspetti negativi della condizione umana,
anticipa gli ideali a cui sempre si ispirerà il poeta; inoltre, accanto
all'autobiografismo, caratterizzato spesso dalla drammaticità con cui vengono descritti i
sentimenti del protagonista, un elemento fondamentale è nel romanzo la premessa del
superamento, da parte dell'autore, della fase più acuta del suo pessimismo.
Nelle opere successive vediamo venir meno
l'enfasi, lingenuo eroismo giovanile, e farsi strada un atteggiamento più maturo e
costruttivo. Nei sonetti, soprattutto negli ultimi quattro, che risalgono al 1803 (Alla
musa, In morte del fratello Giovanni, A Zacinto, Alla sera)
vediamo come le meditazioni pessimistiche e le convinzioni dell'autore circa l'infelicità
dell'uomo, assumano una dimensione più pacata ed un significato universale. Anche nei
sonetti ha inizio quell'evoluzione della poesia nel senso dello elegante equilibrio, che
culminerà nelle Grazie. La poesia si presenta come il risultato della fusione tra
ispirazione e riflessione, da cui nascono la sincerità e la profondità,
caratteristiche principali dell'arte piùmatura del Foscolo.
Nelle Odi, accanto allIllusione
della bellezza rasserenatrice, viene anticipata la fede nella poesia
eternatrice.
Si affermano infatti in questa fase
dell'attività del poeta le illusioni, ossia i valori a cui l'autore affida
il compito di rendere importante e nobile l'esistenza.
Sono idee che la ragione dimostra
infondate, ma nelle quali è importante credere. Il Foscolo le esalta per mezzo della sua
poesia ed ispirando ad esse la sua vita.
Nei Sepolcri è affermata la
convinzione di una forma dì sopravvivenza concessa a coloro che lasciarono eredità
d'affetti o che hanno compiuto grandi azioni; nel poemetto appare il motivo della
poesia eternatrice nei confronti di coloro che vissero nobilmente e sono sottolineati
valori come la solidarietà tra gli uomini, la gloria, la patria, la libertà. Il carme
rappresenta la maturità del poeta, che coincide con la completa rivalutazione che egli
attua delluomo, visto, malgrado i tanti condizionamenti, come un essere capace di
dignità e grandezza. In esso troviamo, in una sintesi equilibrata, tutte le meditazioni
sue sulla storia e sul significato dell'esistenza, il suo giudizio sulla condizione
dell'Italia, laffermazione dei doveri umani, la fede nel ruolo della poesia, la
serena e dignitosa consapevolezza della missione che il poeta deve compiere. Pertanto, pur
rimamendo nei Sepolcri il pessimismo circa il destino umano, la nota dominante è
la fede in ideali che nobilitano l'esistenza, pur nel tono di malinconia che l'autore
assume.
Il rasserenamento è confermato anche
dalle opere in prosa di quegli anni: la traduzione del Viaggio sentimentale di
Jorick attraverso la Francia e l'Italia di L. Sterne, la Notizia intorno a Didimo
Chierico, dove al Foscolo-Ortis si sostituisce un uomo che, pur nutrendo ideali
generosi, conosce anche le regole dell'equilibrio e sa accettare la vita. Sono importanti,
nella produzione foscoliana, i saggi critici che, oltre all'espressione del gusto
dell'autore, sono un esempio di un criterio di valutazione che tiene conto principalmente,
negli autori esaminati, dell'autenticità e della coerenza.
L'opera più elaborata del Foscolo è il
poema delle Grazie, che conclude il messaggio dell'autore in una elegante allegoria
della storia umana, vista nelle sue varie fasi, contrassegnate dal progressivo
ingentilimento dell'uomo.
Definita dal De Sanctis "l'ultimo
fiore del classicismo italiano, lopera conferma il completo appianamento del
pessimismo, raggiunto grazie all'approdo a concezioni equilibrate, simboleggiate anche
dal mito, che fa tutt'uno con la poesia.
Ciò conferma anche il Croce, secondo il
quale il Foscolo ha preso dal classicismo l'integralità del sentire. Pertanto
la personalità del Foscolo, intimamente legata alla sua poesia, non è statica ma si
evolve in relazione alle esperienze dello autore, passando dal cupo pessimismo giovanile a
concezioni sempre più costruttive, collegate alla rivalutazione dell'uomo. La sua
attività letteraria è un preannuncio dell'impegno che caratterizzerà i poeti del
Romanticismo.
© 2000 - by prof. Giuseppe Bonghi
E-mail: Giuseppe Bonghi@fausernet.novara.it
Ultimo aggiornamento: 16 luglio, 2000