Luigi Tripodaro
Giuseppe Bonghi
Appunti di Storia della Letteratura italiana
Umberto Saba
Il Saba assume un ruolo indipendente e originale nella letteratura italiana, in quanto si
distacca in genere dalle maggiori correnti poetiche e si dedica per tutta la vita alla
ricerca di nuove finalità e di nuovi significati poetici. La sua personalità, su cui
influirono le drammatiche vicende della sua esistenza, è orientata verso la saggezza, in
quanto egli, pur non ignorando i problemi e i mali dell'uomo, rivaluta la vita umana
individuando in essa importanti valori. Il poeta ebbe inoltre una salda fede nella sua
funzione letteraria e si impegnò per il rinnovamento dell'arte.
Sono significativi, per la comprensione
della sua poetica, due scritti in prosa: Storia o cronistoria del
"Canzoniere" e Quello che resta da fare ai poeti (articolo). Il primo
fra questi scritti ci illumina a proposito della storia spirituale dell'autore, mentre il
secondo chiarisce il suo programma, che si riassume nel concetto della "poesia
onesta". Compito del poeta è infatti, secondo il Saba, esprimere il suo mondo con
sincerità, evitando compiacimenti stilistici e concettuali. Per lui il simbolo della
poesia onesta, ossia utile e sincera, è il Manzoni (Inni Sacri), mentre un esempio
tipico di poesia povera è il D'Annunzio. Pertanto, da giovane, Saba si oppone al
predominio letterario dannunziano, in nome di una profonda rigenerazione dello spirito
poetico e propone un ritorno alle vere fonti della poesia. Egli rimane comunque lontano
anche dai più tipici oppositori del D'Annunzio, ossia dai Crepuscolari, poichè per lui
la forma non è importante, mentre lo era per i Crepuscolari, anche se questi erano per un
linguaggio volutamente dimesso.
Nella sua opera, il linguaggio è
solitamente semplice, ma a volte assume toni eleganti; ciò avviene sempre in relazione
agli argomenti che nella sua opera mai sono disposti in modo sistematico, bensì risentono
di una certa casualità e spesso si avvicinano alla cronaca quotidiana. Egli, ed in ciò
consiste buona parte della sua poesia, vede quello che l'uomo comune non nota. Con ciò,
non si adegua necessariamente alla problematica pascoliana delle piccole cose, bensì
riesce a trarre significato poetico universale da svariate vicende quotidiane. Sono
notevoli nella sua poesia i motivi umani della famiglia, della città natale, delle
speranze dell'uomo. Troviamo nella sua opera anche il tema della felicità, che non è
trattato in modo pessimistico, proprio perchè l'autore ritiene che la felicità sia
raggiungibile. La stessa morte non è motivo di disperazione, ma riconcilia con la vita.
C'è nel Saba pertanto, accanto alla consapevolezza del dolore, quella che si può
definire la "serena disperazione". Il suo messaggio si allontana dalla visione
definitivamente pessimistica di buona parte della poesia moderna e risulta saggia e
positiva, poichè esalta i valori principali dell'uomo ed induce alla volontà di lottare
per essi. Saba rappresenta una nota di sincerità e di equilibrio.
© 2000 - by prof. Giuseppe Bonghi
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Ultimo aggiornamento: 17 luglio, 2000