Luigi Tripodaro
Giuseppe Bonghi
Appunti di Storia della Letteratura italiana
Salvatore Quasimodo
Questo poeta figura tra i maggiori interpreti della condizione dell'uomo moderno. Egli
svolse una funzione significativa nella letteratura del Novecento, come dimostrano i
numerosi riconoscimenti a lui tributati dalla cultura internazionale, che culminarono nel
1959 con l'assegnazione del premio Nobel per la letteratura. Nella sua opera letteraria
egli rivelò il suo carattere pensoso e profondamente umano e nello stesso tempo giunse,
attraverso un itinerario ricco di svolte e di approfondimenti, a soluzioni originali e
ricche sul piano intellettuale ed artistico. Nelle prime raccolte Acque e terre (1930)
e Ed è subito sera (1942) Quasimodo sviluppò i temi connessi con la solitudine,
con lo sradicamento dell'uomo, che egli individuava anche nella sua personale condizione
di esule profondamente legato al mondo della sua infanzia, ossia ad una dimensione di
bontà e di sanità non più raggiungibile.
Egli aderì all'Ermetismo spontaneamente,
per la sua naturale esigenza di concretezza e perchè vide nella nuova poesia un sussidio
contro il Romanticismo, il sentimentalismo, lautobiografismo e qualcosa di utile per
il raggiungimento di una più acuta visione delle cose; il suo ermetismo risultò in ogni
caso originale, poichè egli aderì ad un linguaggio scarno ma non privo di sfumature
musicali e caratterizzato da un velo di tristezza. Il paesaggio della Sicilia è quindi al
centro della sua ispirazione nella prima parte della sua produzione letteraria ma non
viene meno nei successivi momenti della sua storia spirituale. La sua stessa adesione alla
sensibilità greca, che egli sentì come viva e importante, si collega in parte al legame
affettivo che lo univa al mondo siciliano, che egli considerò particolarmente vicino a
quello ellenico. Di tale adesione è frutto un libro di traduzioni di lirici greci (1940),
importante come autentica opera di poesia, oltre che per l'aspetto culturale.
Alla traduzione dei poeti greci tenne
dietro in particolare l'arricchimento del linguaggio poetico ed un approfondimento sul
piano della concezione e della ispirazione. Di tali cambiamenti abbiamo validi esempi
soprattutto nelle raccolte successive alla Seconda Guerra Mondiale. Le tragiche esperienze
del conflitto indussero in particolare il poeta ad allontanarsi dagli aspetti più rigidi
dell'Ermetismo, ad abbandonare le meditazioni solitarie e ad avvicinarsi a tutti gli
uomini, nel tentativo di aiutarli nella ricostruzione degli antichi valori. Ciò notiamo
soprattutto in Giorno dopo giorno (1949) e nella raccolta successiva La vita non
è un sogno (1949) e in genere in quella parte della sua produzione che è la più
apprezzata dai critici e la più ricca di valori e di significati. Tra gli elementi più
importanti di questo periodo appaiono il rinnovamento del linguaggio ed un arricchimento
dei temi, nell'ambito dei quali trovano posto importanti istanze sociali. È significativa
inoltre la volontà dell'autore di agire per la trasformazione della realtà e per la
realizzazione di un mondo migliore. Per la presenza di questo ideale, che in realtà
illumina in vario modo tutta la produzione dell'autore e per la costante partecipazione al
rinnovamento della letteratura, il messaggio di Quasimodo si riassume pertanto in una nota
di notevole impegno.
© 2000 - by prof. Giuseppe Bonghi
E-mail: Giuseppe Bonghi@fausernet.novara.it
Ultimo aggiornamento: 17 luglio, 2000