Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Letteratura inglese, Mondadori, 1996 (2 volumi)
C r i t i c a l |
"[...] Quello che invece ha lasciato sono all'incirca mille pagine sulla letteratura inglese e francese, e la cosa stupefacente è che all'inizio queste pagine avevano un solo destinatario, Francesco Orlando. Costui era un giovane appartenente alla borghesia (oggi esimio professore e critico) a cui Lampedusa si era offerto, negli ultimi anni, di insegnare l'inglese e di tenergli un corso completo di letteratura in quella lingua. [...] Tre volte alla settimana, alle sei del pomeriggio, Lampedusa riceveva Orlando a casa sua e faceva in modo che lui leggesse a voce alta e lentamente la lezione che il principe aveva redatto allo scopo, oppure effettuavano letture congiunte, soprattutto di Dickens e di Shakespeare. Quel generoso, disinteressato e stravagante insegnamento cambiò la vita di Lampedusa [...], il contatto con persone giovani e la possibilità di "trasmettere loro" qualcosa lo ravvivò e gli occupò i pomeriggi in qualcosa che non fosse la mera e solitaria lettura. Prendeva quelle lezioni molto sul serio [...]. Con la sua amabile ironia, faceva credere al discepolo che il destino di quei testi, una volta letti dallo stesso allievo e non appena quegli avesse abbandonato la casa, era il fuoco immediato e non altro. Per fortuna Lampedusa li conservò, e di recente si è cominciato a pubblicarli, pagine affatto scientifiche, ma piene di sapienza, humour, serietà e finezza". |
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Pagina aggiornata il 30.08.04 |