L'arrivo dell'autunno
Ormai dobbiamo dire addio alle corse sulla sabbia, alle
serate chiassose all'aperto, ai giochi acquatici dei parchi-divertimento,
alle lunghe passeggiate nei boschi. L'estate ormai non è più che un
ricordo immortalato in una manciata foto, mentre l'autunno, più severo,
si sta annunciando. Già lo si intravede nei tramonti sempre più precoci, nelle temperature che scendono, nelle piogge più insistenti, nella natura che perde quel suo verde carico e abbagliante. È già tempo di felpe e di nuovi progetti. Sì, perché secondo me, ogni stagione porta con sé un'idea di rinascita, di rinnovamento. E anche l'autunno, malgrado il sole più tenue e il clima più inclemente inducano una certa malinconia, è una stagione di nuovi inizi e di nuovi propositi: diventerò più studioso, darò più retta a mamma e papà, diventerò più bravo nello sport che preferisco. Ad annunciare l'autunno ci pensano pure gli animali. Molte specie
iniziano il letargo, ma chi abita in città, conducendo una vita sempre
più artificiale, non ha modo di accorgersene. La televisione, che durante l'estate quasi tutti lasciano spesso spenta
perché preferiscono la vita all'aria aperta, ha smesso già da qualche
giorno di proporre soltanto la replica di vecchi varietà. Le reti televisive
pubbliche e private già cominciano a farsi concorrenza, proponendo nuovi format,
nuove fiction, nuove trasmissioni di informazione nel tentativo di accaparrarsi
il massimo di audience. Il piatto forte di quasi tutte le tv rimane comunque il calcio, col
campionato che proprio in autunno entra nel vivo, con nuovi e vecchi
campioni che si affrontano in sfide appassionanti. Tasto dolente per la maggior parte dei ragazzi, in autunno inizia pure
la scuola. Anche se, per la verità, l'inizio della scuola è quasi sempre
accompagnato da un certa euforia, che ahimè dura poco. Ci sono libri e
quaderni nuovi da acquistare, e poi zaini, astucci, penne, matite, gomme,
pennarelli, tutta merce variopinta e dall'odore inconfondibile di articolo
fresco di magazzino, che mette una
certa allegria. Ci sono nuovi e vecchi insegnanti, e non si sa mai che tra di loro non si trovi qualcuno capace di affascinarci con materie sconosciute e contenuti originali e che sappia finalmente instillarci quella voglia di studiare che troppo spesso latita, è intermittente, sparisce per poi ricomparire brevemente come i fiumi carsici. Nel generale rinnovamento esistenziale, forse convincerò nei prossimi mesi i miei genitori a regalarmi un nuovo telefonino o un computer più aggiornato. Il possesso di nuovi aggeggi tecnologici mi riempie quasi sempre, per un breve periodo, di curiosità ed eccitazione. Ma poi con l' abitudine all'uso, non ci faccio quasi più caso. Capisco allora che la vera felicità consiste sempre, in tutte le stagioni, nel ritrovarsi insieme e stare bene con le persone che amiamo. (tema svolto da n.l.)
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Pagina aggiornata il 14.09.09 |