James Hillman, Il potere. Come usarlo con intelligenza, Rizzoli, 2002

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copertina"Il mondo è governato dal potere, dal potere delle idee".

"Ridurre in modo semplicistico il piacere che trova l'uomo nel servire - il prendersi cura, il riparare, l'assistere, l'insegnare, il pulire, il rispondere, il mettere in ordine, l'accogliere, il conservare, il tranquillizzare, il nutrire, il guidare - non può che vanificare tutti i nostri tentativi di migliorare la qualità da cui dipende l'economia".

Hillman, oltre ad essere il più famoso psicoanalista vivente, è senz'altro una delle coscienze critiche più lucide del mondo contemporaneo.

In questo libro, dove sono pochi i passi oscuri, tipici dello specialista della psiche, Hillman ci aiuta a capire l'Economia, come si è venuta sviluppando in Occidente e il Potere che ne accompagna, da corollario, il manifestarsi.

Lo studioso americano esorta il lettore a non trarre conclusioni affrettate e semplificatorie, ad abbandonare una prospettiva univoca, monoteista, unilaterale, per far posto ad una visione politeistica della materia presa in esame.

E, proprio partendo da una visione complessa della realtà, utilizzando griglie mitiche, Hillman analizza le concezioni e i vari stili di potere che informano l'attuale sistema dell'economia, finendo coll'evocare dei possibili correttivi : un'economia non più centrata soltanto sui concetti di efficienza, profitto e produttività (a loro modo, anche i lager nazisti di Treblinka e Auschwitz erano efficienti e produttivi), ma che si evolva comprendendo concetti come quelli di servizio, manutenzione, conservazione.
Una concezione, quella di servizio, si badi, aliena dal servilismo, generatore di risentimenti e ostilità, ma che si concretizza, invece, in obiettività del lavoro, in attività rituale, in qualità, in bellezza.
Rivalutando e restituendo dignità a quelle professioni che di servizio e manutenzione si occupano.

Un modo di esercitare il potere che non sia soltanto vessazione dell'Altro, dominio, tirannia, dispotismo, ma condivisione, entusiasmo, apertura mentale, ascolto, leadership come servizio, empatia, senso estetico, persuasione, autorevolezza, capacità di cogliere il momento opportuno, intuizione, riflessione, concentrazione.
La possibile soluzione sta, forse, nel coniugare il potere con l'amore.

C'è nel bel saggio di Hillman, la valorizzazione esplicita della figura dell'infermiere e ciò non può che riempirci di gioia e di orgoglio.

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Pagina aggiornata il 29.10.02
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