Auguste COMTE

Comte è il fondatore del positivismo.

Elaborando il concetto di progresso, che ebbe un ruolo importante nella storia delle idee umane, soprattutto nel periodo dell'Illuminismo, Comte riconosce, nel "cammino progressivo dello spirito umano", tre stadi: quello teologico o fittizio, quello metafisico o astratto e quello scientifico o positivo.

Nello stadio teologico lo spirito umano cerca "avidamente l'origine di tutte le cose, le cause essenziali, sia prime che finali, dei diversi fenomeni che lo colpiscono [...], in una parole le conoscenze assolute". Le tre forme di conoscenza sviluppate dall'uomo in questo stadio sono il feticismo, il politeismo e il monoteismo.

Lo stadio metafisico è transitorio; in esso si sviluppano le capacità di astrazione e il ragionamento prende il posto dell'immaginazione. Non è ancora lo stadio scientifico, ma il suo periodo preparatorio.

Nello stadio positivo l'intelligenza umana tocca il suo vertice. Lo stadio scientifico o positivo è caratterizzato dall'osservazione, che permette di ottenere "conoscenze veramente accessibili". Lo "spirito positivo" secondo Comte, si distingue per il reale opposto al chimerico, per l'utile in opposizione all'inutile, per il preciso contro il vago, per la tensione ad organizzare invece che a distruggere.

Sei sono per Comte le scienze fondamentali: matematica, astronomia, fisica, chimica, biologia e sociologia, in ordine decrescente di generalità e di crescente complessità. Comte attribuisce dunque una grande importanza a una nuova scienza, la sociologia, definita anche "fisica sociale".

Lo spirito positivo, che ha caratteristiche che lo avvicinano al comune buon senso, va diffuso, secondo Comte, al proletariato, che ne diviene l'interprete principale. Il proletariato infatti, in quanto classe "elementare", è libero, per il filosofo francese, dai condizionamenti del pensiero astratto, verboso, vuoto e retorico.

La società moderna è caratterizzata, per Comte, dall'attività produttiva che, nell'evoluzione della società, ha sostituito la conquista militare. Le scoperte scientifiche con le conseguenti applicazioni tecnologiche hanno dato vita all'industria che ha soppiantato il vecchio mondo feudale. Il rapporto città-campagna è mutato; i centri vitali della produzione si sono spostati nelle città. La riforma protestante e l'Illuminismo hanno eroso le vecchie ideologie. Si fanno strada nel tessuto sociale nuovi protagonisti. gli imprenditori e il proletariato.

La nuova società richiede una nuova morale, l'altruismo e la solidarietà devono fondare la "religione dell'umanità"

La "politica positiva", anch'essa per Comte una scienza, deve ispirarsi ai concetti di ordine e di progresso. La società è per Comte simile a un organismo. Egli avversa la rivoluzione francese perché apportatrice di disordine e anarchia. La società profetizzata da Comte, basata sul miglioramento continuo dell'individuo e della società, sarà una società armonica, scientifica, solidale, ordinata e senza conflitti. Datori di lavoro e lavoratori sapranno superare gli interessi di parte, subordinandosi a una superiore autorità spirituale. Nello sviluppo della società positiva un ruolo chiave viene assegnato al proletariato che, assorbendo lo spirito positivo e superando gli antagonismi sociali, sarà il vero protagonista di quella rivoluzione che arginerà il disordine e l'anarchia.
La società pacificata, ipotizzata forse con eccessiva ingenuità da Comte, verrà criticata da Marx nel suo Manifesto.

Bibliografia:

M. Zanantoni, Positivismo, Milano, Editrice Bibliografica, 1998

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Pagina aggiornata il 07.05.08
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