Giuseppe Bonghi
Introduzioni
alla
Nencia da
Barberino
di
Lorenzo il
Magnifico
La Nencia da Barberino
(redazione A)
Il testo della Nencia č tratto dalla cosiddetta "redazione A" - conservata nel codice Ashburnham 419 -, «copia tarda, anche se (data la sua correttezza) esemplata con ogni probabilitą direttamente sull'originale o su ms. vicinissimo all'originale», come mostra - sulla scia di Mario Fubini - Paolo Trovato (in «Rivista di di letteratura italiana», I,3,1983, pp. 635-649). L'edizione cui si fa riferimento č quella di Rossella Bessi, ma apportando minimi ammodernamenti grafici (rinuncia al raddoppiamento fonosintattico e al punto sottoscritto).
Lorenzo
de' Medici scrisse la Nencia da Barberino poco prima del
1470 (secondo Domenico De Robertis) o al massimo nel 1473-1474
(secondo Luigi Russo), in un periodo di tempo in cui trascorse un
po' di mesi nel Mugello su invito di Luigi Pulci, L'attribuzione
di questo poemetto a Lorenzo il Magnifico č stata variamente
discussa: si tratta di un'opera assai felice che fonde la
creazione classica dell'ottava con l'andamento rustico e
campagnolo del contenuto in un linguaggio volutamente popolare
nell'uso delle parole ma certamente elevato nell'uso della
costruzione sintattica.
Il
Vallera, un contadino del Mugella, canta la bellezza di Nencia,
elogiando il suo corpo in un modo insinuante e scherzoso, pronto
all'offerta amorosa e alla burla.