Giuseppe Bonghi
Biografia
di
Luigi Pirandello
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Luigi Pirandello nasce ad Agrigento (l'antica
colonia greca di Akragas che si chiamerà Girgenti fino al 1927) in una tenuta paterna
detta "il Caos", da Stefano Pirandello, garibaldino durante la spedizione dei
Mille, e da Caterina Ricci-Gramitto, sposata nel 1863, sorella di un suo compagno d'armi,
di famiglia tradizionalmente antiborbonica (questo dato autobiografico sarà importante
durante la stesura del romanzo I vecchi e i giovani. Frequentata la scuola nella città
natale fino al secondo anno presso l'Istituto Tecnico, dal 1880 lo troviamo a Palermo dove
frequenta gli studi liceali e dove la famiglia si era trasferita dopo un dissesto
finanziario.
Conseguita la licenza liceale si iscrive
contemporaneamente sia alla Facoltà di Legge che a quella di Lettere dell'Università di
Palermo e nel 1887 si trasferisce alla Facoltà di Lettere dell'Università di Roma, dalla
quale è costretto, dopo un diverbio con il preside della Facoltà e docente di Latino
Onorato Occioni, ad allontanarsi. Si iscrive, allora, all'Università di Bonn dove si reca
con una lettera di presentazione del Professore di filologia romanza Ernesto Monaci.
A Bonn all'inizio del mese di gennaio 1890,
conosce a una festa da ballo in maschera Jenny Schulz-Lander, alla quale dedica il suo
secondo volume di poesie, dal titolo Pasqua di Gea, una ragazza ("una delle bellezze
più luminose che io mi abbia mai visto", scrive alla sorella Lina) di cui si
innamora e che rivestirà una parte importante nella sua vita anche sul piano spirituale,
in quanto gli rimarrà per sempre dentro l'amarezza di un amore non realizzato, l'unico
vero della sua giovinezza. Si laurea nel 1891 con una tesi su Suoni e sviluppi di suono
della parlata di Girgenti. Nello stesso anno rientra in Italia e si stabilisce a Roma con
un assegno mensile ottenuto dal padre.
Nel 1894 sposa Maria Antonietta Portolano,
figlia di un socio del padre, e l'anno seguente nasce il primo figlio, Stefano.
Dopo le prime opere di poesia, scritte in Germania, a Roma comincia a collaborare a giornali e riviste con articoli e brevi studi critici e nel 1897 accetta l'insegnamento presso l'Istituto Superiore di Magistero femminile di Roma. Nel 1897 e nel 1899 gli nascono i figli Rosalia (Lietta) e Fausto. Il 1893 è un anno particolarmente difficile, perché un allagamento nella miniera di zolfo del padre, nella quale aveva investito la dote patrimoniale della moglie, provoca il dissesto finanziario suo e del padre insieme ai primi segni della malattia mentale della moglie, che si aggraverà sempre di più fino ad essere ricoverata in ospedale. Nel 1901 pubblica il romanzo L'esclusa (scritto nel 1893) e nel 1902 Il turno; nel 1904 ottiene il primo vero successo con Il fu Mattia Pascal. Nel 1908 diventa ordinario dell'Istituto superiore di Magistero, risolvendo in parte i suoi problemi economici, e pubblica due importanti saggi: L'umorismo e Arte e Scienza, che scateneranno un contrasto molto vivace con Benedetto Croce che si protrarrà per molti anni. Nel 1909 pubblica il romanzo I vecchi e i giovani e l'anno seguente rappresenta i suoi primi lavori teatrali: La morsa e Lumie di Sicilia.. Nel frattempo continua a scrivere e pubblicare novelle che assumeranno il titolo generale di Novelle per un anno.
Il 1915 è uno degli anni più tristi della
vita di Pirandello sia per l'entrata in guerra dell'Italia e per il figlio Stefano che
parte volontario per il fronte, dove abbastanza presto verrà fatto prigioniero, sia per
la morte della madre, verso la quale nutriva un sentimento non solo di amore filiale, ma
anche di partecipazione ai suoi intimi segreti dolori, causati da un carattere troppo
'vivace' del marito.
Col 1916 comincia la vera stagione teatrale
pirandelliana con Pensaci, Giacomino!, Liolà e La ragione degli
altri, alle quali seguiranno Così è, se vi pare (1917), Il berretto a
sonagli, Il piacere dell'onestà, La patente, Il giuoco delle
parti, Ma non è una cosa seria, Tutto per bene, La Signora
Morli uno e due, fino ai Sei personaggi in cerca d'autore, del 1921, opera
rappresentata da Dario Niccodemi, scatenando violenti contrasti nel pubblico alla prima ma
altrettanti consensi già dalla seconda messa in scena, Enrico IV del 1922, Vestire
gli ignudi (1922), Ciascuno a suo modo (1924), ecc.
Nel 1926 pubblica l'ultimo romanzo, Uno
nessuno centomila e fonda a Roma, insieme al figlio Stefano, Orio Vergani e Massimo
Bontempelli il Teatro d'arte, nel quale debutterà Marta Abba, giovanissima interprete che
diverrà musa ispiratrice di alcune commedie, scritte appositamente per lei, con la quale
Pirandello stabilirà un rapporto d'affetti che durerà per tutta la vita. Nel 1934 riceve
a Stoccolma il premio Nobel per la Letteratura. Muore nel 1936, il 10 dicembre e le sue
ceneri verranno tumulate in una roccia nella tenuta del Caos nella quale era nato 68 anni
prima, con funerali strettamente privati, come aveva scritto nelle sue ultime volontà.
© 1996 - by
prof. Giuseppe Bonghi
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Ultimo aggiornamento: 04 novembre 1999