Luis Airton OLIVEIRA
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São Luis
(Brasile), 24-3-1969 ATTACCANTE, altezza 1,76, peso kg 75
Avere 37 anni e ancora la voglia, la forza e l'entusiasmo di giocare a calcio, non importa con quale squadra o in che categoria, basta divertirsi e rendersi utile per raggiungere un obbiettivo: questo è Luis "Lulù" Oliveira, brasiliano di nascita, belga di passaporto e sardo d'adozione. La sua avventura in Italia inizia nel 1992, quando il Cagliari lo acquista dall'Anderlecht. Appena sbarcato sull'isola, suscita qualche perplessità già quel suo look molto "brasiliano", che include orecchini e capelli tinti. E, anche quando si muove sul rettangolo di gioco, l'impressione degli addetti ai lavori e dei tifosi è di aver a che fare con uno costantemente fuori dagli schemi. Ci pensa mister Carletto Mazzone a catechizzarlo! Gli
assegna in campo il ruolo di seconda punta, molto tecnica e dai piedi buoni, uomo assist affidabile e finalizzatore
spietato. A Cagliari rimane quattro stagioni, segnando 41 gol in tutto, poi nel 1996 passa alla Fiorentina, a far coppia in attacco nientemeno che con l'idolo della tifoseria gigliata, l'indimenticato Omar Gabriel Batistuta. Proprio a Firenze Oliveira si guadagna il soprannome de " Il falco ". Nella sua casa sulle colline fiorentine pare, infatti, che Lulù si diverta ad allevare uno splendido esemplare di detto animale. Inoltre, dopo ogni gol, il calciatore brasiliano esulta muovendo le braccia come a mimare il volo di un elegante e crudele rapace. A Firenze trascorre tre stagioni, realizzando 26 gol. I tifosi lo amano, ma la dirigenza lo considera in declino e per tale ragione se ne disfa. La decisione di tornare a Cagliari è dettata soprattutto dal cuore, ma la stagione 1999/00 è amara sia per lui, solo quattro gol, sia per il Cagliari, che retrocede in B. Oliveira, tuttavia, vuole ancora giocare nella massima serie e si trasferisce a Bologna, dove un ambiente particolarmente esigente non lo apprezza: colleziona un altro fallimento, appena 17 presenze e un gol. Prende allora la decisione di scendere in B, per giocare nel Como e sulle sponde del lago inizia la sua rinascita: segna 23 gol, diventa capocannoniere 2001/02 di serie B, trascinando la squadra lariana alla promozione in A. La riconferma sembra scontata, ma il presidente Preziosi, incomprensibilmente, dimostrando in quell'occasione scarsa lungimiranza e competenza calcistica, lo cede al Catania. Mentre il Como intanto va a picco e retrocede, Lulù col Catania segna 28 gol in due stagioni, ma di nuovo l’imprevidenza di un presidente, questa volta Gaucci, fa sì che l’attaccante, a fine stagione, venga scaricato. Da allora poche soddisfazioni con Foggia, Venezia e Lucchese, quindi quest'anno la decisione di ritornare nella sua Sardegna, per giocare con la Nuorese in serie C2. Pier Luigi Usai |
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