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Da
quanto si è detto finora risulta che il
Romanticismo: - sorse polemicamente
in contrapposizione all’Illuminismo ma
in effetti ne rappresentò uno sviluppo; - considerando la
vita un continuo divenire dello spirito
e non della materia, rivalutò la Storia
come prodotto dell’Io
universale (Uomo) nel quale si
riflette l’Io
individuale, che partecipa perciò
all’Eterno; - privilegiò le
facoltà del sentimento
e della fantasia
sulla “ragione”
e considerò l’arte come libera
attività creativa del genio; - determinò i concetti ed esaltò i sentimenti di Nazione, Stato nazionale (Patria), Libertà, Indipendenza nazionale, Giustizia (liberalismo democratico).
In pratica i romantici ebbero una concezione dinamica della vita e dell’arte che contrapposero a quella statica degli illuministi e dei classici. E poiché una tale visione trova riscontro in altre epoche del passato, è utile fare una distinzione fra Romanticismo perenne e Romanticismo storico, intendendo - il primo come categoria filosofica ricorrente nel tempo (ad esempio nell’età repubblicana di Roma e nel Medioevo) in contrapposizione alla classicità (presente nelle epoche dell’età imperiale di Roma e nel Rinascimento). |